Tre splendidi esempi di come il maestro di Salisburgo trasformò la sonata per violino e pianoforte in una delle più raffinate forme di musica da camera»: così recita l’adesivo promozionale applicato sulla copertina di questo disco. Dopo l’ascolto, verrebbe da aggiungere “tanto più se a eseguire le musiche suddette sono due interpreti di qualità sintonizzati su questa particolare linea d’onda”, quali qui si dimostrano Riccardo Minasi e Maxim Emelyanychev: trentottenne violinista romano il primo, ventottenne clavicembalista (in questo disco seduto al fortepiano) russo di Dzerjinsk il secondo, che si è fatto conoscere per i suoi estrosi interventi nei recitativi accompagnati del trittico Mozart/Da Ponte diretto da Teodor Currentzis. Due interpreti che hanno fatto dell’ornamentazione e della fantasia una ragione del loro far musica. I “tre splendidi esempi” suddetti sono le Sonate K. 306, K. 376 e K. 454, con cui Mozart reinventa, o forse meglio sarebbe dire inventa, un genere che fiorisce dalla specificità idiomatica della scrittura assegnata agli strumenti, dalla loro pariteticità costruita attraverso un dialogo nutrito da molteplici e differenti combinazioni, reso vivo da un continuo scambio di ruoli. Ed è proprio quest’ultimo aspetto, questa capacità di parlarsi ad essere esaltato nell’interpretazione di Minasi ed Emelyanychev a cui lo strumento d’epoca, e la provenienza barocca di Minasi, donano impagabili screziature d’imprevedibilità.
1. Radu Sorescu - Petre Tutea. Viata si opera 2. Zaharia Stancu - Jocul cu moartea
3. Mihail Sebastian - Orasul cu salcimi
4. Ioan Slavici - Inchisorile mele
5. Gib Mihaescu - Donna Alba
6. Liviu Rebreanu - Ion
7. Cella Serghi - Pinza de paianjen
8. Zaharia Stancu - Descult
9. Henriette Yvonne Stahl - Intre zi si noapte
10.Mihail Sebastian - De doua mii de ani
11. George Calinescu Cartea nuntii 12. Cella Serghi Pe firul de paianjen…
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