Non tutti sono a conoscenza che “dietro l’angolo” si nasconde una delle capitali europee che conserva un notevole patrimonio artistico contemporaneo e che molto spesso viene vista unicamente come meta di viaggi mordi e fuggi: si tratta di Budapest, sede del Ludwig Museum.
Capitale dell’Ungheria, maggiore città per numero di abitanti del territorio magiaro, Budapest nasce ufficialmente nel 1873 in seguito all’unione politico-sociale delle due sponde del fiume Danubio che la attraversano, Buda e Pest.
Alla fine del 2015 Budapest ha annunciato l’inaugurazione di una delle più grandi imprese museali al mondo, la creazione di cinque nuovi poli museali da realizzare entro il termine del 2019. Il progetto includerà strutture adibite all’Arte, alla musica, alla fotografia, ma anche all’architettura teorica e pratica. Il gruppo giapponese SANAA si occuperà della realizzazione del nuovo museo di Arte Contemporanea che amplierà ancor di più la già ricca collezione presente in Ungheria.
La diversità è il dettaglio alla base del risultato architettonico che il gruppo nipponico ha proposto: forme, materiali, dimensioni e scelte che porteranno alla realizzazione di una struttura volta a sottolineare l’ambiente urbano circostante e a rivalutare ancor di più l’aspetto metropolitano della città emergente.
Il Ludwig Museum di Budapest
Il già esistente, affermato ed estremamente noto Ludwig Museum invece è l’ufficiale bacino di accoglienza di opere realizzate da artisti che hanno caratterizzato gli ultimi anni della scena contemporanea: Andy Warhol e Claes Oldenburg per citare due nomi, ma notevole rilevanza è dedicata soprattutto ad opere di artisti ungheresi.
Non tanto nascoste ma certamente meno visibili dei musei cittadini sono le innumerevoli gallerie d’arte, alcune delle quali note ed affermate a livello internazionale. A tal proposito si cita la galleria Knoll che ha proiettato verso vette importanti gli emergenti artisti ungheresi ma soprattutto ha segnato il passo in tutto il territorio circostante.
Più affine all’Arte realizzata tramite l’uso della tecnologia è la galleria Videospace che accoglie opere di carattere multimediale, principalmente. In questo breve accenno, volto all’indottrinamento di coloro che spesso non sanno cosa si perdono, è doveroso citare il legame che unisce Budapest, e l’Ungheria, e tutta alla fotografia, basti pensare ad alcuni dei più noti nomi della storia della fotografia e guardare la loro carta d’identità per scoprire che provenissero anch’essi dalle rive del Danubio o giù di lì.
Robert Capa
Sto parlando di figure come: Robert Capa, Brassai e molti altri ancora e proprio per questo bisogna citare anche la Casa dei Fotografi Ungheresi (Mai Manó Ház) che tributa e diffonde la storia della fotografia ungherese e non solo in tutto il mondo.
Per questo motivo a te che già ci sei a Budapest, a te che ti incuriosisce ed un giorno ci andrai o a te che dopo queste parole sceglierai di tornarci pur essendoci già stato, fermati, guardati intorno e scopri quello che non è nascosto ma che purtroppo non tutti conoscono.
Vincenzo Morrone
Sito ufficiale del Ludwig Museum: http://www.ludwigmuseum.hu/
Fonti: artribune.com, gotohungary.com, ludwigmuseum.hu
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