Storica National Geographic - Settembre 2021

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Storica National Geographic dedica la copertina del numero di settembre al “sommo poeta”. In occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri ripercorriamo insieme la sua biografia ma soprattutto rileggiamo la sua opera più famosa, la Divina Commedia, in cui relegò personaggi della Firenze del suo tempo, costruendo uno spietato ritratto della realtà storica in cui visse. Nella Commedia Dante riversò le conoscenze di tutta la vita e adottò, diversamente dai suoi predecessori – per i quali l’inferno era un indistinto carnaio nel quale le anime erano collocate in maniera piuttosto casuale – un principio ordinatore: non tutti i peccati erano uguali. Per effetto della “legge del contrappasso” al comportamento tenuto dal peccatore in vita corrispondeva una pena, antitetica oppure analoga, nell’oltretomba. Ed è così che mosso dall’intento morale di condurre gli uomini alla rettitudine e alla salvezza e, allo stesso tempo, per esprimere opinioni in merito alla politica o alla società in cui viveva, Dante posiziona nei gironi del suo inferno peccatori illustri e uomini del suo tempo: da Celestino V a Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, da Ciacco a Filippo Argenti, da Farinata degli Uberti a tanti altri, in una lenta discesa verso l’epicentro del male: un percorso che diventa metafora della condizione dei peccatori, nonché il primo passo verso la redenzione.

Sempre sul numero di settembre ti racconteremo l’attentato che cambiò la storia e segnò l’inizio della Prima guerra mondiale: l’omicidio a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede della Corona di Austria-Ungheria, e di sua moglie Sophie Chotek. L’assassinio perpetrato dal diciannovenne Gavrilo Princip mise in moto un sistema di alleanze fra le potenze europee, che furono trascinate nel più terribile conflitto conosciuto fino a quel momento.

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Ricostruzione dell’attentato sulla prima pagina di La Domenica del Corriere di inizio luglio.

FOTOGRAFIA DI STEFANO BIANCHETTI / GETTY IMAGES