National Geographic Italia - 10 / 2023

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NATIONAL GEOGRAPHIC MAGAZINE

OTTOBRE 2023

Oltre la Luna

di Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia

Le tracce dei satelliti in orbita, come in questa immagine della Nebulosa di Orione, sono da tempo un problema per la fotografia astronomica effettuata con telescopi dalla Terra.

COMPOSIZIONE DI A. H. ABOLFATH

Il 22 novembre di 60 anni fa, John Fitzgerald Kennedy veniva assassinato a Dallas mentre viaggiava a bordo della limousine presidenziale. Poco più di un anno prima, il 12 settembre 1962, davanti alla folla che gremiva lo stadio della Rice University a Houston, aveva pronunciato il celebre discorso ricordato con la frase più significativa: “We choose to go to the Moon”, scegliamo di andare sulla Luna. In 10 anni, il programma Apollo portò a mettere piede sul nostro satellite 12 astronauti, da Neil Armstrong all’equipaggio dell’Apollo 17, che fece rientro a Terra il 19 dicembre 1972. Da allora, nessun essere umano è più andato sulla Luna, ma non si può certo dire che la nostra corsa allo spazio sia finita lì, anzi. Abbiamo spedito sonde verso tutti i pianeti del Sistema solare, verso i loro satelliti, persino sugli asteroidi. In 25 anni, sei veicoli robotici hanno raggiunto con successo la polverosa superficie di Marte. La navicella Voyager 1, lanciata nel 1977, si trova a oltre 24 miliardi di chilometri da noi, oltre i confini del Sistema solare. Abbiamo una stazione spaziale che ospita astronauti dal 1998. E abbiamo mandato in orbita telescopi che ci hanno dischiuso una finestra sui primordi dell’universo, da Hubble a James Webb, di cui trovate in queste pagine una carrellata di immagini da togliere il fiato. Questo numero è tutto dedicato proprio all’esplorazione dello spazio e alla ricerca astronomica, e ci permette di gettare uno sguardo sul futuro, con missioni ancora più ambiziose. Come la ricerca della vita sulle più promettenti lune di Giove e Saturno, dove si sospetta ci siano oceani. O il programma Artemis, in fase di sviluppo per riportarci sulla Luna. E oltre.

Solo 4 delle 5 galassie conosciute come Quintetto di Stephan sono vicine tra loro, attraendosi a vicenda in una danza vorticosa. I dettagli inediti forniti da Webb offrono agli scienziati l’opportunità di studiare come l’interazione fra le galassie abbia guidato la loro stessa prima evoluzione.

IMMAGINE COMPOSITA DI NASA, ESA, CSA E STSCI