Elisabetta di Maggio, Greetings from Venice, still_ph Francesco Allegretto
Greetings from Venice, a cura di Chiara Bertola, è l’ultimo progetto di Elisabetta di Maggio. Una installazione concepita appositamente per lo spazio espositivo del Fondaco dei Tedeschi a Venezia, situato al quarto piano, visitabile dal 6 aprile al 25 novembre 2018.
Dare una storia a un piano che non ne ha. Il quarto del Fondaco dei Tedeschi, da poco materializzatosi in laguna, concepito come anticamera all’altana sul Canal Grande, il terrazzo invasivo quanto scenografico che domina i due bracci del Canale vista Rialto. La “storia” è quella intessuta negli strati del tempo dalla trama filatelica di Elisabetta di Maggio, lavorando sulla memoria di questo luogo, la storica sede centrale delle Poste veneziane. Un non-piano, citando liberamente Augé, sul quale l’artista veneziana è intervenuta “scavando” a una decina di centimetri dal suolo (una mera illusione in realtà poiché è rialzato, uno strato aggiunto alla struttura architettonica del palazzo) per portare alla luce le centomila tessere di francobolli che compongono il rivistato pavimento marciano. Rosoni, quadrati, cornici, rombi, sapientemente amalgamati attraverso inserti di carta marmorizzata. Perfettamente coincidenti con lo schema decorativo dell’apparato musivo di San Marco. Reinterpretato attraverso un sapere lento e antichissimo. Gelosamente custodito sotto teca, il pavimento di vetro, come vestigia archeologica. Protetto, con la volontà di viverlo “camminandoci” sopra, perdendosi nelle geometrie di carta dell’ordito e nei ritmi zigrinati del valore postale. Smarrendosi a suon di timbri e di colle nei microcosmi che affiorano dalle infinite memorie concentrate nel francobollo. Un centimetro quadrato di solenne densità, dove lo sporco è vita e valore, nel quale ogni nazione prova a dare il meglio di sé, proponendo ciò che la propria cultura, storia e territorio ha da offrire. Replicando lo schema per migliaia di tessere disposte ordinatamente secondo la trama marciana, viene così a crearsi una geografia liquida con mutevoli e cangianti confini. Culturali, quanto prettamente geografici. Un macrocosmo nel telaio musivo, sintesi a sua volta di mondi conciliati sotto l’egida del Leone di San Marco.
Il progetto di Elisabetta di Maggio, Greetings from Venice, è frutto di un lavoro lungo 10 mesi, portato a termine grazie al prezioso aiuto del Liceo Artistico Marco Polo di Venezia. Il video dell’opera, che documenta ogni fase realizzativa dell’installazione, è stato realizzato da Metiu Stefanutti.
http://www.fondaco.net/portfolio/elisabetta-di-maggio/
Greetings from Venice di Elisabetta di Maggio
Una selezione di immagini
Elisabetta di Maggio, Greetings from Venice, still_ph Francesco Allegretto
Elisabetta di Maggio, Greetings from Venice, still_ph Francesco Allegretto
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Elisabetta di Maggio, Greetings from Venice, still_ph Francesco Allegretto
Elisabetta di Maggio, Greetings from Venice, still_ph Francesco Allegretto
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