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cultură şi spiritualitate

La musica contemporanea [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Musica contemporanea, Atonalità e Dodecafonia.

Queste innovazioni in campo tonale vennero radicalmente contestati dalla musica del XX secolo, che esplorò le nuove forme dell'atonalità. Con questa tecnica il singolo compositore definì autonomamente le regole per la realizzazione del brano, dando maggiore importanza all'effetto prodotto dai suoni piuttosto che alla loro appartenenza ad un assegnato sistema tonale: per apprezzare un brano di musica composto secondo questi canoni, però, il solo ascolto non è sufficiente, ma deve essere integrato da un attento studio dello spartito.

In particolare, nel secondo decennio Arnold Schönberg, assieme agli allievi, tra cui ricordiamo Alban Berg e Anton Webern, giunse a delineare un nuovo sistema, la dodecafonia, basato su serie di 12 note. Alcuni ritennero questo l'inizio della musica contemporanea, spesso identificata con la musica d'avanguardia: altri dissentirono vivamente, cercando altre strade. Il concetto di serie, inizialmente legato ai soli intervalli musicali, si svilupperà nel corso del secondo Novecento sino a coinvolgere tutti i parametri del suono. Fu questa la fase del serialismo, il cui vertice fu raggiunto negli anni cinquanta con musicisti come Pierre Boulez e John Cage.

Altri musicisti - e tra gli altri Igor Stravinsky, Bela Bartok e Maurice Ravel - scelsero di cercare nuova ispirazione nelle tradizioni folkloriche e nella musica extraeuropea, mantenendo un legame con il sistema tonale, ma innovandone profondamente l'organizzazione e sperimentando nuove scale, ritmi e timbri.

Canto e musica nella tradizione folclorica [modifica]

Con musica popolare o musica folk (letteralmente musica del/dal popolo) e canto popolare si indicano quei generi musicali che affondano le proprie radici nelle tradizioni di una determinata etnia, popolazione, ambito geografico o culturale.

Questo concetto deve essere distinto da quello di musica pop legato a quello di canzone popolare. La musica, ma soprattutto il Canto popolare risveglia all'orecchio degli appassionati di etnomusicologia un interesse particolare. Questa musica nasce insieme alla cività umana e con essa si sviluppa nel corso dei secoli tramandata di generazione in generazione oralmente.

La canzone popolare [modifica]

Diverso dal concetto folclorico di canto popolare, ma da esso originata, la canzone attraverso i suoi interpreti raccontò, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, la storia, le vicende, e le trasformazioni delle città italiane e straniere. Si diffuse nei salotti borghesi dove si organizzavano incontri di società; questa volta come dice lo slogan <non sono canzoni del popolo ma sono per il popolo> tale slogan esemplificò la matrice del successo generalizzato ottenuto grazie allo sviluppo di tematiche vicine ai sentimenti comuni. Spesso si trattò di canzoni dialettali che parteciparono a festival come quello celeberrimo di Piedigrotta e che rapidamente trascesero le frontiere dei vari stati e le incompresioni linguistiche. Con l'introduzione di rapporti innovativi tra gl autori e gli editori, con una gestione regolamentata internazionalmente dei diritti degli autori e con la prospettiva di poter usufruire di un pubblico sempre più vasto, gli uffici della SIAE dell'epoca vennero presi d'assalto da un nugolo di nuovi autori, di tutte le estrazioni sociali e culturali.

Jazz e Blues [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Musica jazz e Blues.

All'inizio del 1900, negli Stati Uniti d'America, iniziarono a diffondersi tra la popolazione urbana diversi generi musicali derivati dalle tradizioni popolari degli africani portati come schiavi sul continente, e dalle loro contaminazioni con le tradizioni musicali bianche.

Nacquero e acquisirono notorietà in questo modo il ragtime, il blues urbano (derivato dal cosiddetto blues primitivo che veniva cantato nelle campagne), e da ultimo, il jazz, che combinava la musica bandistica e da parata, che veniva suonata soprattutto a New Orleans, con forti dosi d'improvvisazione e con particolari caratteristiche ritmiche e stilistiche.

L'invenzione del fonografo e della radio, permise una diffusione senza precedenti di questi nuovi generi musicali, che erano spesso interpretati da musicisti autodidatti molto più legati ad una tradizione musicale orale che non alla letteratura musicale. Le origini non europee degli interpreti, e il citato ricorso all'improvvisazione, contribuirono a creare musiche di grande freschezza e vitalità. Al contrario di quello che era successo tante volte nella storia della musica, la tecnologia offriva ora ad una musica popolare fondata più sulla pratica che sulla scrittura di essere trasmessa e tramandata, piuttosto che dimenticata.

La musica jazz continuò a svilupparsi per tutto il XX secolo, diventando prima musica di larghissimo consumo durante gli 30 (detti gli anni dello swing), intrecciandosi con altri generi per dare vita a forme di espressione musicale ancora diverse ed evolvendosi poi gradatamente in una "musica per musicisti" e per appassionati, espandendosi fuori dall'America e trovando seguaci prima in Europa (dove fu spesso apprezzata più che nel suo luogo di nascita) e poi in tutto il mondo, e diventando uno dei contributi musicali più importanti del Nuovo Continente. La musica Jazz si può considerare come un nuovo varco verso altri mondi musicali: un genere che, partendo da un substrato che comprendeva le forme popolari del blues, degli spiritual e della musica bandistica e incorporando via via altre forme di musica nera (ad esempio il ragtime degli anni 1920) arrivò ad utilizzare una base di standard usati come punto di partenza per modificarne di continuo ogni modulo armonico, melodico, e ritmico.

Tutta la musica jazz e derivata è stata definita come colta, appunto per il presupposto che è risultante della conoscenza della musica classica, e delle varie etnie musicali. Lo stesso non può dirsi per il blues iniziale. Il passaggio di qualità può forse attribuirsi a George Gershwin, musicista di grande valore, figlio di emigranti russi, morto giovanissimo ma che ebbe dei maestri importanti e fu ispirato da autori come Debussy e Ravel. La sua produzione è incredibilmente vasta, ma restano più valide le opere definite minori (circa 700), utilizzate anche ora come standard inesauribili. Ricordiamo che lo stesso Debussy venne influenzato dal jazz, come si può ben udire in "Golliwogg's Cakewalk", brano posto alla fine del "Children's Corner", una delle sue più celebri suite per pianoforte.


La popular music del XX secolo (Pop e Rock) [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Musica pop e Rock and roll.

All'inizio del XX secolo la musica occidentale cambiò profondamente, e fu scossa fin dalle fondamenta. Non solo, ma cambiarono anche, grazie alle invenzioni relativamente recenti della radio e del fonografo, i modi e i tempi di ascolto della musica stessa, prima limitati a concerti in locali appositamente adibiti, come teatri, locali, club o case private. Da una parte iniziò a crearsi un pubblico potenziale più vasto e meno acculturato, che apprezzava strutture melodiche e armoniche più semplici, dall'altra mai come in questo periodo storico fu facile, per chi volesse suonare, procurarsi uno strumento e imparare a usarlo.

A questo si deve aggiungere una seconda rivoluzione, anche questa tecnologica: l'invenzione dell'altoparlante e dell'amplificazione audio, che permise di far suonare assieme strumenti che non potrebbero farlo altrimenti (come per esempio una chitarra, una batteria di tamburi e un pianoforte), perché il suono di alcuni di essi prevaricherebbe completamente gli altri.

Queste nuove possibilità tecniche crearono l'occasione per nuovi veicoli espressivi che la musica colta tardò a cogliere e che la nuova musica popolare non ebbe alcun problema ad adottare, creando, tra il 1920 fino al 1980 e in misura minore negli anni successivi, una grande fioritura di nuovi stili e generi (quali jazz, blues, rock, soul, pop, funky, metal, fusion, ognuno dei quali si è suddiviso in ulteriori sottogeneri). In ambito pop nacquero personaggi che diventano autentici fenomeni mediatici raggiungendo una popolarità senza precedenti. Fra questi si possono citare Frank Sinatra, Elvis Presley,Jimi Hendrix, i Beatles per arrivare ai recenti Michael Jackson, Oasis, Madonna, Britney Spears e Cher.

Altro genere popolare sorto nel XX secolo è stato il rock, dizione abbreviata di "rock and roll" o "rock'n'roll" (da quando si affermò questa espressione abbreviata si svilupparono vari sottogeneri che enfatizzavano gli aspetti più aggressivi del rock'n'roll, la parola rock si iniziò a leggere come "roccia", e in espressioni come Hard Rock cioè "roccia dura"). Il rock'n'roll nacque negli anni cinquanta come musica da ballare, derivata dal boogie-woogie, ballo afro-americano del dopo guerra (che infatti sta proprio per "ondeggia e ruota"). Quando rock e rock'n'roll si differenziarono, la seconda espressione venne intesa come forma originaria di questo genere di musica. Storicamente un gruppo, o una band è formata da una voce, una o più chitarre, il basso e la batteria, in alcuni casi con l'inserimento di altri strumenti (ad esempio pianoforte o sassofono). Negli anni settanta, soprattutto in Inghilterra, si affacciarono personaggi come Genesis, Led Zeppelin, Pink Floyd, Arthur Brown e Soft Machine pronti a spaziare e a raggiungere nuove strutture musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo, traendo spesso ispirazione dalla musica classica e dal jazz, per iniziare a dare vita a una rivoluzione. In questa rivoluzione fu coinvolta anche la tecnologia, che con il sintetizzatore, il moog, il mellotron iniziò a dare vita nella metà degli anni sessanta al genere progressive. Alla fine degli anni settanta nacque un nuovo stile musicale che azzerò completamente il progressive, il punk, che vide il ritorno a sonorità hard e violente spinte a volte verso estremismi anti-musicali e legate a tematiche di contestazione politicahttp://www.scaruffi.com/history/icpt3.html">[1] Negli anni '80 le due correnti principali del rock erano il punk e le sue propaggini (Post-punk, Hardcore punk, New Wave (musica), No Wave, Industrial ecc.) e il Metal (un'evoluzione particolarmente pesante dell'hard rock, più elaborata del punk dal punto di vista musicale). I primi anni '90 videro l'esplosione del fenomeno Grunge che riportò per qualche tempo il rock all'attenzione delle masse popolari. Nella seconda metà degli anni '90 la ripresa di istanze progressive, filtrate dall'esperienza punk, diedero vita a quello che sarà poi definito Post-rockhttp://www.scaruffi.com/history/icpt521.html">[2]. All'interno dell'universo post-rock può essere incluso il Math rock (una forma particolarmente fredda, complessa ed anti-melodica di rock) e certe forme di neo-psichedelia (si veda Roy Montgomery e la scena Neozelandese). Altra corrente che si sviluppa nel corso del decennio è lo Stoner rock mentre il metal si avvia ai suoi sviluppi più estremi e parossistici. In linea generale, ad esclusione del pop-rock e del metal, lo sviluppo di questi generi ha finito per caratterizzare il rock degli ultimi decenni come genere "di nicchia", lontano tanto dalla tradizione colta quanto dalle regole della musica leggera di ampio consumo.

Generi musicali [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Generi musicali.

I generi musicali sono categorie entro le quali vengono raggruppate, indipendentemente dalla loro forma, composizioni musicali aventi caratteristiche generali comuni, quali l'organico strumentale, il destinatario e il contesto in cui sono eseguite. Il grado di omogeneità formale e stilistica di tali raggruppamenti è molto variabile e diviene addirittura nullo nel caso di generi con alle spalle una lunga storia, quali la musica sinfonica o l'opera lirica. La loro identità si fonda piuttosto sul contesto sociale e ambientale a cui le composizioni sono destinate (il teatro, la sala da concerto, la discoteca, la strada, la sala da ballo, la chiesa, il salotto) e sulle diverse modalità con cui la musica si coniuga di volta in volta ad altre forme di spettacolo, arte o letteratura, quali il teatro, l'immagine, la poesia, il racconto.

Strumenti musicali [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Strumento musicale.

Uno strumento musicale è un oggetto che è stato costruito o modificato con lo scopo di produrre della musica. In principio, qualsiasi cosa producesse suoni, poteva essere usato come strumento musicale, ma questo termine definisce solo gli oggetti che hanno il suddetto scopo.

Gli strumenti musicali si possono suddividere secondo la classificazione Hornbostel-Sachs in cinque famiglie, l'ultima delle quali aggiunta solo in seguito:

  1. Aerofoni: emettono un suono per mezzo di una colonna d'aria che vibra all'interno dello strumento
  2. Cordofoni: il suono è emesso dalla vibrazione di una corda azionata tramite lo sfregamento di un arco, la percussione di un martelletto, o pizzicando la corda
  3. Membranofoni: il suono è prodotto dalle vibrazioni di membrane, percosse dalle mani o da appositi battenti
  4. Idiofoni: il suono è prodotto dalla vibrazione del corpo dello strumento stesso
  5. Elettrofoni: il suono viene generato per mezzo di una circuitazione elettrica, o per induzione elettromagnetica

Teoria della musica [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Teoria musicale.
Caravaggio: Il suonatore di liuto.

Un'arte tanto antica e tanto legata alla civiltà non poteva non generare un corposo insieme di conoscenze, che molti studiosi della musica si sono preoccupati di sistemare e classificare. Queste conoscenze sono riassumibili nella teoria musicale, che è un insieme di metodi per analizzare, classificare e comporre la musica e i suoi elementi. Essa, ad esempio, tratta la "grammatica" della musica, cioè il pentagramma, le chiavi musicali e in generale il modo di scrivere (semiografia) la musica. Pertanto, può essere definita come la descrizione in parole degli elementi della musica, e delle relazioni tra la semiografia (o comunemente detta: notazione musicale) e la sua esecuzione.

Lo studio accademico della musica è chiamato musicologia.

Termini comuni [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Glossario musicale.

La terminologia musicale è molto ampia.

I termini usati per parlare di un particolare brano musicale includono:

  • la nota è il simbolo utilizzato per indicare una specifica intonazione;
  • la melodia è una successione di suoni percepita come un percorso coerente;
  • l'accordo nella musica tonale è il risultato della combinazione simultanea di più suoni, sottoposta a vincoli e regole tradizionali;
  • l'armonia è lo studio della classificazione e delle concatenazioni di accordi;
  • il contrappunto, dal lat. punctum contra punctum, punto contro punto, nota contro nota, è la simultanea organizzazione di differenti melodie;
  • il ritmo è l'organizzazione delle durate e degli accenti nelle varie parti che compongono un pezzo musicale.;.
  • il tempo nelle sue diverse accezioni;
  • gli armonici, ovvero l'insieme delle note che, unite, compongono una stessa nota, come l'ottava, la quinta, la terza, ecc.
  • il timbro è la caratteristica che differenzia ogni strumento, e dipende dalla forma dell'onda sonora prodotta dallo stesso. Solo nel Romanticismo si cominciarono ad intuire ed utilizzare le diverse potenzialità espressive di ogni strumento, le quali dipendono appunto dal timbro;
  • la pausa è l'intervallo che spesso si interpone tra una nota ed un'altra.

Protagonisti [modifica]

Un musicista

Musicisti [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Musicista.

Un musicista è una persona che esegue o che compone musica per professione.

I musicisti si possono classificare secondo questo schema, che li suddivide in base al loro ruolo nella categoria professionale:

Direttori d'orchestra [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Direttore d'orchestra.

Il direttore d'orchestra, spesso chiamato anche maestro, è la figura di riferimento in un coro, un'orchestra o in generale in un gruppo di musicisti. La sua direzione è innanzitutto di aiuto per la coordinazione dei musicisti fra loro, indicando il tempo, i diversi ingressi e le dinamiche. Egli inoltre chiarisce a cantanti, solisti e strumentisti il contenuto e l'impostazione generale del componimento musicale. Le sue funzioni sono anche quelle di guidare le prove e prendere tutte le decisioni necessarie da un punto di vista musicale, interpretando l'opera musicale. In assenza di un comitato artistico, il direttore sceglie anche il repertorio da eseguire. Il ruolo del direttore, come lo conosciamo oggi, si è formato intorno al XIX secolo.

Compositori [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Compositore.

Un compositore è un artista che crea opere musicali, dette appunto composizioni.

Il termine perciò è usato indipendentemente dal genere o stile musicale e indica una persona che costruisce con i suoni un risultato (oggetto sonoro) destinato ad essere ascoltato.

La composizione, al fine di poterne agevolare la riproduzione, è generalmente trascritta su uno spartito tramite un sistema di simboli chiamato notazione musicale, che appunto utilizza le cosiddette note musicali: l'opera del compositore è eseguita dagli interpreti (musicisti, cantanti), ma, ovviamente, può essere eseguita anche dall'autore stesso.

Il mestiere del compositore non è una professione protetta. Anche autodidatti si possono chiamare in questo modo, ma gli studi di composizione si eseguono in Italia presso i Conservatori.

Canto [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Canto (musica).
« Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici »
Dei cantanti

Il canto è la produzione di suoni musicali mediante la voce, ovvero l'uso della voce umana come strumento musicale.

Un gruppo musicale composto principalmente da cantanti (che in questo caso si dicono più propriamente "cantori") viene definito coro; quando il coro esegue musica senza accompagnamento strumentale si parla di canto a cappella.

Tipi di emissione [modifica]

La voce umana nasce dalla vibrazione delle due corde vocali in adduzione tra loro dovuta al flusso creato dall'aria espirata dai polmoni. Nell'uso canoro il suono della voce è caratterizzato dalle risonanze della trachea, della faringe e della bocca, ed eventualmente delle altre cavità (seni) facciali e craniali; i timbri vocali che si ottengono dipendono anche dal meccanismo di produzione della voce.

A seconda del modo in cui la voce viene prodotta si possono distinguere tre tipi di emissione: la voce ingolata, la voce impostata e il falsetto.

Tecnica del canto [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Tecnica del canto.

La tecnica del canto è quell'insieme di accorgimenti, appresi con l'allenamento e lo studio, necessari ai cantanti professionisti per evitare gravi danni alla laringe e alle corde vocali e per ottenere una voce timbricamente gradevole, potente e con un'ampia gamma cantabile, cioè una estensione dalla nota più bassa alla più alta in cui il timbro è omogeneo e l'intonazione è corretta e stabile.

Tutti, più o meno, possono cantare una canzone. Molti di meno invece riescono a cantare più canzoni di seguito, anche semplici: dopo qualche minuto un cantante improvvisato comincia a sentire mal di gola, e la sua voce comincia a farsi roca e sfiatata: se nonostante tutto continua a cantare, di lì a poco si ritrova afono, e corre il rischio di procurarsi un edema alle corde vocali.

Questo accade perché, istintivamente, il cantore di cui sopra usa la sua voce come se parlasse. Ma l'uso della voce che si fa normalmente, sebbene sufficiente allo scopo di parlare, impone alle corde vocali delle sollecitazioni troppo forti nel caso del canto: per poter cantare per ore senza danni, senza sforzo e con una voce sempre gradevole, il cantante deve reimparare ad usare la sua voce in modo nuovo, attraverso lo studio, l'allenamento e l'autoosservazione.

Coro [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Coro (musica).
Coro polifonico Vox Cordis

Il coro è un insieme di persone che, sotto la guida di un direttore, si esprime artisticamente attraverso il canto. I suoi componenti sono detti cantori (o coristi). Il termine coro può denominare, in modo generico, anche una composizione musicale scritta per tale organico.

La Musica corale [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Musica corale.

Per musica corale si intende l'insieme delle discipline artistiche (composizione, esecuzione, direzione ecc.) che riguardano quell' importantissimo "strumento musicale" che si chiama coro.

Opera lirica [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Opera lirica e Opere liriche.
« Ho sempre pensato che l'opera sia un pianeta dove le muse lavorano assieme, battono le mani e celebrano tutte le arti »

L'opera lirica è un genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica e al canto.

Tra i numerosi sinonimi, più o meno appropriati, basti ricordare melodramma e opera in musica.

Oggetto della rappresentazione è un'azione drammatica presentata, come nel teatro di prosa, con l'ausilio di scenografie, costumi e attraverso la recitazione. Il testo letterario che contiene il dialogo appositamente predisposto e le didascalie è chiamato libretto. I cantanti sono accompagnati da un complesso strumentale che può allargarsi fino a formare una grande orchestra sinfonica.

I suoi soggetti possono essere di vario tipo, cui corrispondono altrettanti sottogeneri: serio, buffo, giocoso, semiserio, farsesco.

L'opera lirica si articola convenzionalmente in vari "numeri musicali", che includono sia momenti d'assieme (duetti, terzetti, concertati, cori) che assoli (arie, ariosi, romanze, cavatine).

Fin dal suo primo apparire, l'opera accese appassionate dispute tra gli intellettuali, tese a stabilire se l'elemento più importante fosse la musica o il testo poetico.

In realtà oggi il successo di un'opera deriva - secondo un criterio comunemente accettato - da un insieme di fattori alla cui base, oltre alla qualità della musica (che dovrebbe andare incontro al gusto prevalente ma che talvolta presenta tratti di forte innovazione), vi è l'efficacia drammaturgica del libretto e di tutti gli elementi di cui si compone lo spettacolo teatrale.

Un'importanza fondamentale rivestono dunque anche la messinscena (scenografia, regia, costumi ed eventuale coreografie), la recitazione ma, soprattutto, la qualità vocale dei cantanti.

Cantanti lirici [modifica]

« L'opera lirica è quella rappresentazione in cui il tenore cerca di portarsi a letto il soprano, ma c'è sempre un baritono che glielo vuole impedire. »

I cantanti, e i ruoli che essi interpretano, sono distinti in rapporto al registro vocale.

Le voci maschili sono denominate, dalla più grave alla più acuta, basso, baritono, tenore. A essi si possono aggiungere le voci di controtenore, sopranista o contraltista, che utilizzano un'impostazione in falsetto o falsettone, cioè senza appoggiatura. Esse eseguono ruoli un tempo affidati ai castrati.

Le voci femminili sono classificate, dalla più grave alla più acuta, come contralto, mezzosoprano e soprano. Anch'esse eseguono oggi, molto di più frequente delle corrispondenti voci maschili, i ruoli sopranili e/o contraltili scritti per le voci dei castrati.

Rapporti con altre discipline [modifica]

Produzioni e classificazioni [modifica]

Musica italiana [modifica]

Per approfondire visita le sezioni:

Voci correlate [modifica]

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