Atelier della Fenice al Teatro Malibran

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Atelier della Fenice al Teatro Malibran

Un’iniziativa di valorizzazione tra le potenzialità creative e produttive di un teatro e quelle formative di centri di studi altamente qualificati

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La Fenice intende valorizzare il Teatro Malibran con una programmazione continuativa e articolata, dedicata in particolar modo ai giovani, alla scuola e alla sperimentazione sia artistica che organizzativa.
Per questo motivo è stata studiata la nuova denominazione Atelier della Fenice al Teatro Malibran per dare il segno della continuità artistica in una sede diversa da quella di Campo San Fantin.
Il primo progetto dell'Atelier, cui ne seguiranno altri, è dedicato all'opera ed è realizzato in collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti, il Conservatorio Benedetto Marcello, l'Università di Ca' Foscari, per realizzare una sinergia tra le potenzialità creative e produttive di un teatro e quelle formative di centri di studi altamente qualificati, creando un centro di produzione che si avvalga delle capacità organizzative e produttive della Fenice, ma che abbia una fisionomia propria e si configuri come un cantiere sperimentale.
Questo consentirà di incrementare e diversificare l'offerta di spettacoli lirici destinati alla città e ai turisti, con un occhio particolare al pubblico giovanile; di sperimentare un modo diverso di fare teatro musicale, intervenendo sui costi ma non modificando il livello qualitativo che caratterizza le produzioni della Fenice.
Verrà data la possibilità ai giovani più dotati di esprimersi artisticamente e di formarsi professionalmente attraverso il lavoro concreto di realizzazione del teatro musicale, con l'apporto delle consolidate professionalità del Teatro La Fenice. Gli spazi del Teatro Malibran verranno aperti alla città e ai giovani non solo in occasione degli spettacoli, ma anche per seguirne la preparazione, un "dietro le quinte" per apprezzare la complessità del lavoro che sta dietro alla realizzazione di uno spettacolo e coglierne l'aspetto creativo e artigianale, insomma una "bottega aperta".
Il progetto Opera Nuova, che si avvale del coordinamento e della supervisione di Bepi Morassi Direttore della Produzione del Teatro La Fenice, prevede tre titoli d'opera all'anno per un totale di trenta recite. L'Accademia di Belle Arti curerà l'organizzazione di un concorso per il progetto scenico destinato ai suoi allievi e finalizzato a individuare i giovani talenti che poi realizzeranno le scene per l'allestimento, con il coordinamento e la supervisione del responsabile di progetto della Fenice e del regista. Le caratteristiche del progetto scenico a concorso verranno concordate tra la Fenice e l'Accademia di Belle Arti, dovendo le stesse essere compatibili con i tempi e i costi di realizzazione predeterminati dal teatro.
La parte musicale vedrà impegnata l'Orchestra del Teatro La Fenice e l'Orchestra del Conservatorio Benedetto Marcello. Le compagnie di canto saranno composte da artisti professionisti e da giovani promettenti che seguiranno degli appositi corsi di perfezionamento alla Fenice e il loro impegno sarà finalizzato alla formazione di una compagnia di canto da inserire anche in ruoli di altri titoli della stagione.
Il progetto, si caratterizza quindi per la sinergia tra formazione e realizzazione scenico-musicale, finalizzata al superamento della separazione che si riscontra nel nostro e in altri settori tra la scuola e il mondo del lavoro e delle professioni. I concetti di "bottega artigianale" e di "work in progress", che ovviamente non possono essere alla base dell'attività prevalente di una Fondazione lirico-sinfonica, sono qui concretizzati in un diverso modello produttivo, nell'ottica di valorizzare giovani talenti e favorirne l'inserimento nel panorama del teatro musicale italiano e internazionale.
Il Progetto Opera Nuova partirà con la messa in scena nei primi tre anni al Malibran delle cinque farse di Gioachino Rossini per ripercorrere un itinerario storico e artistico che ha contribuito al prestigio della città e dei suoi spazi teatrali cosiddetti minori. La storia della lirica a Venezia è legata oltre che alla Fenice a molti altri Teatri tra cui il San Moisè per il quale il grande Rossini scrisse i cinque atti unici composti tra il 1810 e il 1813 e dai quali inizia la fama europea del compositore, all'epoca giovanissimo. Con il Conservatorio verrà individuato un titolo all'anno nell'ambito della musica contemporanea e del novecento storico.
Come titolo di apertura dell'Atelier della Fenice al Teatro Malibran sarà proposto, a 200 anni dalla prima esecuzione, "L'inganno felice" che andò in scena la prima volta al Teatro San Moisè l'8 gennaio 1812. L'atto unico, seppure sottotitolato come farsa, presenta già molti aspetti del Rossini semiserio e fu il primo grande successo rossiniano ripreso in molti teatri europei, seguirà in autunno La Cambiale di matrimonio.


comunicato stampa