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di Biagio Scuderi
La prima assoluta al Teatro alla Scala, il 31 maggio 1817, fu un trionfo. Nelle successive sette stagioni quasi 160 repliche. Ma dal 1841 a oggi La gazza ladra di Rossini non è stata più rappresentata al Piermarini. L’opera che il compianto Alberto Zedda (cui è dedicata la première) definì «una delle più grandi cattedrali mai erette dal genio di Pesaro» torna finalmente protagonista del cartellone scaligero (dal 12 aprile al 7 maggio), come vera e propria «dedica alla città di Milano». Così nelle intenzioni del Sovrintendente Alexander Pereira e del Direttore Musicale Riccardo Chailly, entrambi desiderosi di restituire al pubblico una partitura straordinaria, in cui sono vistosi i legami con La Cenerentola (opera licenziata anch’essa nel 1817) così come con il più augusto Beethoven: nel finale del secondo atto (“Infelice, sventurata”) è infatti manifesto il riferimento alla marcia funebre dell’Eroica, di cui Rossini riprende persino la tonalità (do minore). Sul fronte “taglio e cucito” Chailly ha annunciato l’esecuzione integrale di tutti i recitativi giacché «tagliare qualcosa in questa partitura sarebbe stato autolesionismo». Il Direttore Musicale salirà dunque sul podio per guidare un cast che raccoglie le migliori voci della nuova generazione rossiniana: Rosa Feola (Ninetta), Edgardo Rocha (Giannetto), Paolo Bordogna (Fabrizio), Alex Esposito (Fernando), Serena Malfi (Pippo) e Teresa Iervolino (Lucia); insieme a loro il “navigato” Michele Pertusi nel ruolo di Gottardo.
Al tavolo di regia il Premio Oscar Gabriele Salvatores che in conferenza stampa ha detto di sentirsi «come Alice nel paese delle meraviglie». Il regista di Mediterraneo, dopo tre allestimenti lirici negli anni Ottanta, torna sul palcoscenico per ri-scoprire il piacere di corde e fondali, coadiuvato da Gian Maurizio Fercioni per le scene e i costumi. Un contributo all’invenzione visiva spetterà anche alla Compagnia marionettistica di Carlo Colla.
L’opera sarà trasmessa in diretta radiofonica da Radio 3 il 12 aprile e in diretta televisiva da Rai 5 il 18 aprile.
Foto di copertina Ph. Brescia-Amisano Teatro alla Scala
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