Con il termine filosofia islamica (al-falsafa al-islāmiyya) si definiscono l’insieme di teorie, questioni e pensieri filosofici creati e portati avanti dai pensatori musulmani. Il termine filosofia si traduce con falsafa (dal greco) e si lega strettamente al terminefilosofo ossia faylasúf in quanto colui che guida il pensiero del popolo.
http://www.lacooltura.com/wp-content/uploads/2015/11/506px-sughrat.jpg 506w" sizes="(max-width: 253px) 100vw, 253px" />Un’illustrazione di un maestro che insegna la filosofia islamica
Non sempre, in passato, filosofia e religione avevano gli stessi obiettivi o la stessa considerazione. La religioneislamica, da sempre, incoraggia l’uomo a perseguire il sapere supremo e il progresso scientifico in ogni ambito ma, malgrado ciò, i filosofimusulmani sono sempre stati guardati con sospetto dalla stessa comunità islamica o addirittura perseguitatipoiché si pensava che, pur essendo in primis ottimi fedeli, portassero avanti una filosofia del tutto contrapposta agli ideali religiosi andando addiritturacontro i principi religiosi dell’Islam.
La cultura islamica ha radici molto antiche. Durante il secolo VIII essa era urbanizzata, mercantile, cosmopolitica e soprattutto attenta al progresso scientifico. Si esprimeva nelle città più importanti come Baghdad, Damasco, Il Cairo, Cordova e Aleppo consolidando sempre più il sapere in varie discipline come la geografia, la filosofia, la medicina, la matematica, l’astronomia, la storia e il diritto.
Filosofia islamica vs Teologia islamica
http://www.lacooltura.com/wp-content/uploads/2015/11/postcard_4.jpg 270w" sizes="(max-width: 245px) 100vw, 245px" />La filosofia islamica si ritrovò perennemente osteggiata dalla teologia senza un motivo preciso al punto da ricevere un’accezione del tutto negativa in riferimento a tale studio. I filosofi dell’epoca erano soliti consolidare lo studio di Aristotele e Platone attraverso la riscoperta della filosofia greca per poter ricevere delle conferme su ideali e ideologie con cui erano concordi.
Un esempio può essere il contributo fornito da Abn Yusuf al-Kindi che, partendo dallo studio su Aristotele, comprese che: «per conoscere la realtà fossero sufficienti le categorie della ragione, benché la filosofia dovesse considerarsi “ancella” della teologia.» Ma anche con Abu al-Hasan al-Ash’ari, fondatore della teologia kalam (ragionatori), si era già arrivati a negare la predestinazione, gli attributi divini e l’eternità del Corano, che la tradizione invece voleva increato e da sempre preesistente presso dio.
http://www.lacooltura.com/wp-content/uploads/2015/11/filosofia.jpg 500w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" />La filosofia islamica sosteneva che l’universo fosse eterno, sottoposto a leggi naturali necessarie, e che l’anima umana fosse soltanto un frammento autonomo di una più generale intelligenza. Unicamente con Al-Farabi la filosofia si sentì finalmente indipendentedalla teologia, al punto da affermare che l’essenza divina ha bisogno del contingente per manifestarsi, della molteplicità, altrimenti è incomunicabile, cioè come se non esistesse.
Ad oggi il filosofo islamico più importante è Averroè. Egli, divenuto medico, giurista, astronomo e filosofo scrisse spesso sui rapporti tra teologia e filosofia citando, in particolar modo, la loro limitazione reciproca. Definiva la filosofia di Aristotele la più perfetta espressione storica cosicché i musulmani distrussero le sue opere col fuoco e lo dimenticarono.
AVERROÈ È PIÙ IMPORTANTE PER LA FILOSOFIA CRISTIANA CHE PER QUELLA MAOMETTANA. NELLA SECONDA RAPPRESENTÒ UN PUNTO MORTO; NELLA PRIMA UN INIZIO” SCRIVE B. RUSSELL (STORIA DELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE, CAP. IV)
Sabrina Mautone
Fonti
Fonte Immagini: Google.
Ulteriori Informazioni: Cultura Islamica.
Curiosità: Om – Origine di tutti i mantra, Averroe.
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