cultură şi spiritualitate
https://www.artesvelata.it/ragazzi-del-caravaggio/
Autore: Giuseppe Nifosì Pubblicato in Il Seicento – Data: Ottobre 21, 2019
Michelangelo Merisi (1571-1610), detto il Caravaggio, uno dei più grandi pittori del Seicento e forse di tutti i tempi, compì la sua formazione in Lombardia, dov’era nato. Si trasferì a Roma da Milano nel 1595, all’età di 24 anni: dunque da uomo adulto e da artista già formato. I ragazzi del Caravaggio
Risale a questi mesi la realizzazione di una delle primissime opere romane di Caravaggio, il cosiddetto Bacchino malato. Il titolo del dipinto è stato attribuito dalla critica a causa del colorito verdastro del volto di Bacco, che non sembra affatto godere di buona salute, e del suo sorriso tirato e malinconico, quasi una smorfia di dolore fisico. Il giovane dio tiene un grappolo d’uva in mano e ha il capo coronato di edera. Accanto a lui, sul tavolo di pietra, si notano due pesche e altra uva, dipinte con invidiabile precisione. Uva ed edera sono simboli cristologici. È dunque possibile riconoscere in questo triste ragazzo anche un giovane Cristo. Secondo la tradizione storiografica, inoltre, Caravaggio si sarebbe autoritratto nelle vesti di questo Bacco, subito prima di essere ricoverato presso l’Ospedale della Consolazione (l’ospedale dei poveri) per una ferita alla gamba. Ciò spiegherebbe l’aspetto emaciato. Il Bacchino malato quindi testimonia che l’artista amò da subito nascondere significati complessi dentro immagini fedelmente ispirate dalla realtà, scrutata con occhio lucido e riproposta per quello che è (il cosiddetto “realismo caravaggesco”). È chiaro infatti che, nel dipingere questo Bacco-Cristo, Caravaggio ritrasse il modello, o sé stesso allo specchio, senza alterare ciò che vedeva. Il Bacchino malato, in conclusione, presenta più livelli interpretativi e in questo sta il suo fascino: è insieme un ritratto, un dipinto mitologico e un’allegoria sacra.
Il protagonista del Ragazzo con canestro di frutta, dipinto (come il Bacchino) nella bottega di Arpino, è un anonimo ragazzo di strada. Il soggetto è ancora più difficilmente classificabile del Bacchino malato. Non è un ritratto vero e proprio, sebbene certamente Caravaggio si sia servito di un modello, e non è una vera e propria scena di genere, perché il giovane non sta effettivamente compiendo un’azione. Egli si limita a guardare verso l’osservatore, con la testa leggermente reclinata, lo sguardo un po’ perso, la bocca appena dischiusa, i capelli neri scompigliati, mentre la candida camicia scivola da una parte lasciando scoperta una spalla. Già all’epoca, l’atteggiamento di questo adolescente fu oggetto di maldicenze. Il quadro fu liquidato come il ritratto di uno dei tanti “ragazzi di piacere”, dediti alla prostituzione, che secondo i pettegoli frequentavano l’artista. Alcuni storici dell’arte oggi sostengono che il misterioso ragazzo altri non sia che un giovanissimo Cristo imberbe (dipinto secondo l’antica iconografia paleocristiana) che ci offre “i frutti” della Grazia divina, rappresentati, concretamente, sotto forma di rigogliosa natura morta. L’espressione soave del giovane (che probabilmente sta cantando) pare infatti evocare la tematica dell’Amore, che dunque andrebbe interpretato come Amor di Dio. Opportunamente, nel 1603, il cardinale Ottavio Parravicini definì queste opere giovanili di Caravaggio «a mezzo tra il devoto e il profano».
Mentre ancora frequentava la bottega di Arpino, Caravaggio dipinse alcune scene di genere, prese dalla strada, in cui si può cogliere un intento moraleggiante, per esempio nella condanna dell’inganno amoroso e del vizio del gioco. La Buona ventura presenta uno sprovveduto giovane ben abbigliato, al quale una zingara furba e seducente sta leggendo la mano, sottraendogli nel frattempo l’anello dal dito. Lei lo guarda maliziosamente; lui la osserva spavaldo, convinto di aver fatto colpo. Questo gioco di sguardi lega i due personaggi, sospesi in un momento di muta e sensuale immobilità. Mai si era visto nulla di simile in Europa, e difatti il quadro avrebbe esercitato una influenza immensa, ancora nell’Ottocento. Caravaggio stesso, che vendette questo dipinto (oggi alla Pinacoteca Capitolina di Roma) per pochi soldi, decise di produrne subito una seconda versione, conservata al Louvre.
I bari
Altrettanta fortuna ebbe il dipinto con I bari, un soggetto che sarebbe stato riproposto da molti altri pittori, negli anni a seguire, e in decine di versioni. L’opera mette in scena una truffa: esercita dunque una funzione morale, esortando alla virtù (bisogna vigilare, perché l’inganno è sempre in agguato). Un ingenuo e benestante ragazzino, elegantemente vestito di nero, gioca a carte con un suo coetaneo dagli abiti sgargianti: un poco di buono, come testimonia il pugnale alla cintura. Questi, seguendo le indicazioni del compare, sfila da dietro la schiena una carta che gli servirà per vincere. Caravaggio, nonostante la giovane età, sa rivelare come pochi le personalità dei suoi personaggi, facendo ricorso a una semplice alzata di sopracciglio, al movimento di una mano, alla sospensione di un gesto. Inoltre, non si può che ammirarne lo straordinario talento: la qualità pittorica di questo capolavoro è frutto di una tecnica eccellente, già padroneggiata con assoluta sicurezza.
Il Ragazzo morso dal ramarro
Lasciata la bottega di Arpino, Caravaggio trovò protezione presso il colto e illuminato cardinale Francesco Maria Del Monte (1549-1627), di cui fu per qualche tempo ospite. Del Monte, molto ben introdotto nell’ambiente romano, lo mise in contatto con i primi collezionisti. Risale a questo periodo anche il Ragazzo morso da un ramarro. Il quadro, chiaramente debitore degli studi leonardeschi sui “moti dell’anima”, mostra un giovane incauto, morso dal piccolo rettile nascosto in un mucchietto di ciliegie. Come in un’istantanea fotografica, il ragazzo è colto mentre ritrae la mano, con espressione di spavento misto a disgusto e sofferenza. Anche questa immagine potrebbe avere un significato nascosto: l’animale simboleggerebbe l’insidia che si nasconde nella bellezza della vita e della natura, il dolore che è sempre in agguato. Il dipinto fu straordinariamente apprezzato, sia per la resa del movimento repentino sia per il virtuosismo con cui Merisi seppe rappresentare ogni singolo dettaglio. Anche di questo quadro esiste una seconda versione autografa, alla National Gallery di Londra.
Numar de steaguri: 273
Record vizitatori: 8,782 (3.04.2011)
16,676 (3.04.2011)
Steaguri lipsa: 33
1 stat are peste 700,000 clickuri (Romania)
1 stat are peste 100.000 clickuri (USA)
1 stat are peste 50,000 clickuri (Moldova)
2 state au peste 20,000 clickuri (Italia, Germania)
4 state are peste 10.000 clickuri (Franta, Ungaria, Spania,, Marea Britanie,)
6 state au peste 5.000 clickuri (Olanda, Belgia, Canada, )
10 state au peste 1,000 clickuri (Polonia, Rusia, Australia, Irlanda, Israel, Grecia, Elvetia , Brazilia, Suedia, Austria)
50 state au peste 100 clickuri
20 state au un click
1.EDITURA HOFFMAN
https://www.editurahoffman.ro/
2. EDITURA ISTROS
https://www.muzeulbrailei.ro/editura-istros/
3.EDITURA UNIVERSITATII CUZA - IASI
https://www.editura.uaic.ro/produse/editura/ultimele-aparitii/1
4.ANTICARIAT UNU
https://www.anticariat-unu.ro/wishlist
5. PRINTRE CARTI
6. ANTICARIAT ALBERT
7. ANTICARIAT ODIN
8. TARGUL CARTII
9. ANTICARIAT PLUS
10. LIBRĂRIILE:NET
https://www.librariileonline.ro/carti/literatura--i1678?filtru=2-452
https://www.librarie.net/cautare-rezultate.php?&page=2&t=opere+fundamentale&sort=top
14. ANTICARIAT NOU
https://anticariatnou.wordpress.com/
15.OKAZII
https://www.okazii.ro/cart?step=0&tr_buyerid=6092150
16. ANTIKVARIUM.RO
17.ANTIKVARIUS.RO
18. ANTICARIAT URSU
https://anticariat-ursu.ro/index.php?route=common/home
19.EDITURA TEORA - UNIVERSITAS
20. EDITURA SPANDUGINO
21. FILATELIE
22 MAX
http://romanianstampnews.blogspot.com
23.LIBREX
https://www.librex.ro/search/editura+polirom/?q=editura+polirom
24. LIBMAG
https://www.libmag.ro/carti-la-preturi-sub-10-lei/filtre/edituri/polirom/
https://www.libris.ro/account/myWishlist
http://magiamuntelui.blogspot.com
27. RAZVAN CODRESCU
http://razvan-codrescu.blogspot.ro/
28.RADIO ARHIVE
https://www.facebook.com/RadioArhive/
29.IDEEA EUROPEANĂ
https://www.ideeaeuropeana.ro/colectie/opere-fundamentale/
30. SA NU UITAM
31. CERTITUDINEA
32. F.N.S.A
https://www.fnsa.ro/products/4546-dimitrie_cantemir_despre_numele_moldaviei.html
Această retea este pusă la dispoziţie sub Licenţa Atribuire-Necomercial-FărăModificări 3.0 România Creativ
1. Radu Sorescu - Petre Tutea. Viata si opera
2. Zaharia Stancu - Jocul cu moartea
3. Mihail Sebastian - Orasul cu salcimi
4. Ioan Slavici - Inchisorile mele
5. Gib Mihaescu - Donna Alba
6. Liviu Rebreanu - Ion
7. Cella Serghi - Pinza de paianjen
8. Zaharia Stancu - Descult
9. Henriette Yvonne Stahl - Intre zi si noapte
10.Mihail Sebastian - De doua mii de ani
11. George Calinescu Cartea nuntii
12. Cella Serghi Pe firul de paianjen…
Creat de altmariusclassic Dec 23, 2020 at 11:45am. Actualizat ultima dată de altmariusclassic Ian 24, 2021.
© 2024 Created by altmarius. Oferit de
Embleme | Raportare eroare | Termeni de utilizare a serviciilor
Pentru a putea adăuga comentarii trebuie să fii membru al altmarius !
Alătură-te reţelei altmarius